Spesso mi trovavo a osservare Erica seduta o in piedi tra le sue conoscenze. Un quei momenti talvolta prendeva un’aria assorta; era come se in loro presenza potesse ritrarsi, recedere di mezzo passo dentro se stessa. Mi faceva pensare a una bambina che riesce a dormire solo con la porta aperta e la luce accesa.
A volte si accorgeva che la stavo guardando, e allora mi sorrideva come se le avessi posato uno scialle sulle spalle mentre tornava da una passeggiata al freddo – o forse era a me che piaceva crederlo.
(Mohsin Hamid da Il fondamentalista riluttante, Einaudi)