Italian Gangsters

Ci sono tanti modi per raccontare la storia di un Paese. Quello scelto da De Maria con Italian Gangsters (Paz! e La prima linea) passa attraverso la vita di sei criminali italiani che la storia l’hanno scritta sulle pagine della cronaca nera e poi hanno finito di raccontarla sulle pagine dei libri. Ezio Barbieri, Paolo Casaroli, Pietro Cavallero, detto il Dillinger bolognese, Luciano De Maria, Horst Fantazzini e il solista del mitra Luciano Lutring sono le voci di questa storia che parte dalle scorie della Resistenza, per arrivare agli anni Settanta. Una storia illustrata nelle pagine di Epoca, dalle cronache de La Notte, dai romanzi di Scerbanenco o dai poliziotteschi amati tanto da Tarantino. Una storia fotografata prima in bianco e nero o poi con quei colori pastello, capaci di far sembrare finto anche il rosso del sangue. E’ il ritratto di un’epoca lontana che, a volte, gli stessi protagonisti fanno fatica a riconoscere. O a riconoscersi.

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“Quando dopo sedici anni sono uscito dal carcere non riconoscevo più Milano. Era diventata una metropoli. La velocità delle auto: non ci ero abituato”, e lo racconta uno come  Barbieri, uno che al quartiere Isola di Milano ci era nato e cresciuto e che era diventato famoso per le rapine con un’Aprilia nera. E non è solo il mondo a cambiare, ma anche gli uomini. “Il mio film racconta le gesta di criminali, l’identita’ e l’emancipazione del nostro paese che cercava arricchirsi e di uscire dallo stato di frustrazione provocato dalla guerra – spiega il regista De Maria -. Questi banditi erano parte integrante della societa’, erano popolari e venivano disegnati a fumetti. Per certi versi c’era una sorta di identificazione. Non a caso i loro colpi ispirarono i film di genere degli anni ’70”. Italian Gangsters, realizzato con filmati dell’Istituto luce, con stralci dai film popolari negli anni Settanta, oltre che da due capolavori tardo neorealisti come Banditi a Milano di Carlo Lizzani e La banda Casaroli di Florestano Vancini, il docufilm di De Maria viene narrato da sei attori straordinari, capaci di farci dimenticare che sono solamente la voce e non anche gli stessi protagonisti di questa storia nera tutta italiana.

4 pensieri su “Italian Gangsters

      1. Vero, ma il fascino non sta tanto nelle persone – è lo stesso fascino perverso dei personaggi di Romanzo Criminale o Gomorra – quanto nei tempi in cui vivevano. E che non torneranno mai più.

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